venerdì 9 agosto 2013

Senza energie

Prendi un pomeriggio dopo l'asilo, dopo un temporale di quelli da farti sembrare di essere in piena stagione delle piogge. Umidita' incredibile (quasi il 90 % in alcune case!) dopo la fine della pioggia. Ma dove siamo? Non dovevamo essere in Hokkaido, luogo in Giappone che non conosceva la stagione delle piogge con la sua insopportabile umidita'?
Prendi tre mamme e tre bambini, di cui uno senza scarpe, un altro dotato di passeggino, un'altra abbastanza tanquilla ma estremamente insistente nelle sue seppur poche richieste. Prendi un festival di musica e danza con gruppi folkloristici provenienti da varie parti del mondo, con tante bancarelle piene di cibi variegati. Prendi la voglia delle mamme di divertirsi e svagarsi un po', la competizione dei tre bambini per l'unico e comodo passeggino, che doveva portare non solo almeno uno di loro ma possibilmente anche alcune borse. Prendi un giocoliere che a causa del sudore estremo non riusciva a eseguire come volveva i suoi numeri, le tre mamme in piedi a sopportare i suoi innumerevoli tentativi, i bambini un po' interessati, un po' neanche tanto, piu' interessati a fare a gara a chi poteva sedersi sul passeggino.
Prendi il momento della cena, supera il momento sempre molto lungo della scelta, poi della fila, poi del mangiare. Una granita a ciascun bambino ha consentito almeno alle mamme di mangiare in tranquillita'.
Prendi la fine del pomeriggio, le otto di sera. Due mamme dicono "Noi adesso dobbiamo andare", e l'altra, tu, a guardare tuo figlio che corre su e giu' per una scalinata, e pensare, "e questo come lo porto via di qui adesso?"
Ti armi di pazienza, come sempre, lo convinci ad incamminarsi, venti minuti di cammino con lui, passegino e due borse per arrivare alla macchina. Arrivi alla macchina, lui si e' gia' addormentato e tu fai altri venti minuti di strada per arrivare a casa. Sali in camera da letto, lasciando tutte le borse in macchina, portando solo l'indispensabile e lui, 15 chili di peso che ogni volta ti dici "ah, i miei tendini". Ti fiondi in camera da letto e distrutta ti addormenti. La mattina seguente ti senti ancora stanca e pensi "ma come facevo un volta quando stavo fuori anche quasi tutta la notte?Quando con mio marito si partiva il pomeriggio e si tornava la mattina presto presto successiva? Ed ora, un solo pomeriggio con il mio piccolo mi annienta completamente?" No, non ci riesco proprio ad arrendermi, a pensare che non ho sufficienti forze per fare le cose che vorrei fare, nonstante tutto. Ma ora capisco perche' quando si hanno bambini piccoli si finisce per stare tanto a casa....Ogni uscita con loro e' impresa quasi impossibile!!!!

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