venerdì 28 dicembre 2012

Il Natale....


E anche quest'anno è passato il Natale, lontano dall'Italia, dalla famiglia di origine, ma non per questo meno bello. Ormai dopo 3 anni qui, sapevo cosa aspettarmi da questa festa in Giappone, ossia poco, almeno rispetto a come ero abituata a viverla dalle mie parti. Il Natale non è sentito come da noi, non è una festa religiosa e non si usa ritrovarsi con tutta la famiglia e i parenti. E' una ricorrenza non tanto sentita, vissuta in modo piuttosto leggero, dove l'unico evento di rilievo è la serata romantica in famiglia o a due gustando la Torta di Natale.
Ero quindi preparata e ho capito che il valore di questa festa lo dovevo cercare da me. E così ho fatto, addobbando albero e casa con decorazioni natalizie, andando alla ricerca di un Calendario dell'Avvento, e preparando i regali. Il risultato è stato un Natale semplice, non grandi pranzi o cene, ma un momento per la famiglia, la nostra famiglia, e soprattutto per il nostro Dolcefolletto.
La sera della vigilia siamo andati a Messa e con grande sorpresa abbiamo trovato la Chiesa piena, c'erano quasi 300 persone, molto molte di più di quelle che abitualmente la frequentano. Mi chiedo il motivo di tanta partecipazione, ho visto tanti giovani e tante famiglie. Ho pensato che molti dei giovani fossero studenti tornati in città per le festività. E le famiglie? Forse non erano tutti membri di quella Chiesa, ma solo persone che cercavano di vivere il Natale così come si usa nei Paesi dove esso ha visto le origini? Non so dare una risposta, certo che vedere tutte quelle famiglie, che pregavano e cantavano come si usa dalle nostra parti, mi ha fatto pensare che il valore di questa ricorrenza va cercato in quello che il Cristianesimo festeggia, ossia la nascita. Nel vedere  famiglie giovani con i loro bambini piccoli, ho capito che il giorno di Natale non festeggia solo la venuta di Gesù, secondo la tradizione Cristiana, ma festeggia tutte le nascite, tutte le nuove vite che sono venute ad arricchire la nostra. Mi piace pensare che il Natale sia questo, pace e serenità nell'anima, e gioia per la vita che si rinnova.
Con pensiero ho vissuto il Natale quest'anno; non sfarzo, non abbondanza di regali e mangiare, non incontri obbligati, ma serenità in casa, gioco tutti insieme con la nostra dolce creatura, l'unica ancora capace di stupirsi per i doni sotto l'albero e le candeline sulla torta.

giovedì 13 dicembre 2012

Influenza intestinale

Ieri mattina alle 5.00, la piccola creatura mi sveglia. "Che cosa avrà adesso? Fame? Vuole giocare? Non ha più sonno?..." ho pensato, e invece, poverino, stava male: febbre a 38 e vomito. Al chè scatta attivazione urgente, pulizia letto -il necessario per permetterci di ritornare a coricarci in breve tempo - posizionamento del piccolo che, nonstante il malanno, aveva ancora sonno, nonché tentativo di continuare a dormire. Prevedibile che non potesse durare. Poco dopo si sveglia ancora e comincia a rimettere di nuovo. Ci svegliamo tutti, preoccupati. "Che si fa?" ci diciamo. "Dobbiamo portarlo dal dottore".
Nel frattempo lui si riaddormenta per un altro paio di orette e io e papà torniamo a dormire. I santi nonni che si alzano sempre presto la mattina, sorvegliano, e intervengono quando il piccolo si sveglia, rimette e fa pure il suo bisognino quotidiano.
Poi ce lo portano in camera - della serie "tenetevi il vostro bambino!"- e lui si riaddormenta di nuovo.
Ci alziamo, ci prepariamo e lo portiamo dal dottore. Lui dorme durante il tragitto. Arrivati ci accolgono con gentilezza, ci fanno accomodare in una saletta d'aspetto dove ci sono dei lettini e dei giochini con i quali lui si diverte parecchio.







 Poi si è fa visitare stando buono buono. Si torna a casa, facendo una tappatina per due spese, e lui si  addormenta in macchina. Arrivati a casa, lo mettiamo a letto. Mangiamo in tranquillità, poi papà si è mette a fare un pisolino e io colgo l'occasone per finire la decorazione di questa




Lui dorme quasi tutto il pomeriggio. Pace in casa, riesco a fare molte cose.
Quasi quasi lo preferisco così, malaticcio e mogio, è stato come non averlo.
La serata invece è stata come sempre, movimentata. Lui si è ripreso piuttosto bene e ha giocato in forma quasi piena tutta la sera. Poi a nanna. 
Oggi situazione in netto miglioramento. No febbre e no vomito. Unico inconveniente in serata: la c..... Ne ha fatta tanta, ma davvero tanta. In questi casi lo metto direttamente sotto la doccia e lo cambio lì. Di solito non ne vuole sapere di fare la doccia ma oggi sembra aver capito anche lui che era proprio sporco. Si è lasciato lavare e pulire bene, dopo aver osservato con disgusto la cosa che aveva fino sopra il pancino. Mi sembra che abbia capito quanto mi stessi prendendo cura di lui, era contento che lo lavassi e alla fine, prima di uscire, mi ha abbracciata e dato tanti bacini!!! Come a volermi ringraziare. Che bello! Sono momenti di felicità pura, dove la fatica e le scocciature passano assolutamente in secondo piano, anzi in casi come questi diventano fattori che rinsaldano il nostro rapporto, che ci avvicinano ancora di più. Tutto questo sarebbe difficile se non avessi un compagno collaboratore, che aiuta, che raccoglie i vestiti sporchi e li mette in lavatrice, che smista la spazzatura e getta i pannolini sporchi e che non si fa prendere dal panico.

Ne ho tratto un buon insegnamento: è proprio vero che non tutti i mali vengono per nuocere.

lunedì 10 dicembre 2012

Cambio di programma

Devo dire i cambiamenti dell'ultimo momento proprio non mi piacciono.

Stasera, poco prima delle 19.00, suona il cellulare, mio marito: "Senti, ti va se stasera andiamo a vedere l'albero di Natale e beviamo una Soup lì?"
Dunque, dovete sapere che Soup non è altro che la minestra che distribuiscono in stand allestiti nella zona turistica della citta durante il periodo natalizio: installano un grande abete addobbato che fanno arrivare dal Canada  e ogni sera fanno un breve spettacolo con fuochi d'artirficio; lì vicino è possibile poi trovare gli stand con le minestre in vendita, molto gradite per riscaldarsi!

Io, che ero nel pieno di preparativi della cena, ci penso un po' e mi dico che in realtà non ho molta voglia di andare e rispondo "mah, a dire la verità qui sto preparando, ho Dolcefolletto che ha fatto il suo bisogno quotidiano e non so se riuscirò a cambiarlo (ultimamente non sta fermo un momento e cambiargli il pannolino è diventata un impresa quasi impossibile) e qui tutto intorno c'è un casino...!"

Il maritino temporeggia, al che a me viene un idea - ogni tanto ci provo, ma con risultati molto scarsi - e gli dico "Senti, perchè non ci vai tu con Dolcefolletto e i nonni?" , e lui "uhm....vengo ad aiutarti?"
"Siiiii! Questa sì che è una buona idea!"

Qualche volta il mio maritino ha davvero delle buone idee! E la fortuna di lavorare sotto casa.....