lunedì 23 settembre 2013

Mattina, ore 5.30

E poi ti svegli una mattina, anzi ti sveglia, lui, con la sua dolce vocina, e ti dice con un gran sorriso "mamma...", 
e io "si?"
"ho fame"
e tu guardi l'ora, ma sono solo le 5.30 del mattino, e lui ha gia fame....
ci provi "E' ancora presto per mangiare, dai su, facciamo ancora un po' di nanna"
Lui ti guarda beato, sembra felice di vederti e tu pensi invece che vorresti dormire ancora un po' dato che ieri sera hai fatto tardi. Eh gia', pensi, in effetti, ieri sera quando lui si e' addormentato, non c'eri, C'era solo il suo papa'. Tu eri fuori, in compagni di persone amanti del vino italiano, e tu, a fare un po' di Public Relation.....a fare conoscenze, che non si sa mai.
Lui mi cercava, mi ha detto suo papa' quando sono tornata.

Ora, mi chiedo: la sveglia all'alba, che capita raramente per fortuna, non sara' mica dovuta al fatto che avesse paura che io non ci fossi anche al suo risveglio? Il suo sorriso beato e pacifico che mi ha regalato all'alba, vedendomi, e il suo incredibile buon umore nelle ore successive, mi fanno pensare cosi'.
Non so perche', ma mi sembra che ogni spazio un po' piu' largo che tu ti prenda o ti conceda, in qualche modo poi lo "paghi". Non so perche', ma mi sembra cosi'. Lui ha le sue abitudini, i suoi orari, i suoi piccoli riti, e se tu cambi qualcosa una volta, lui te lo fara' notare, in qualche modo.