Avevo detto in qualche post precedente che avrei parlato di quello che pensano i giapponesi del fatto che i bambini dormano nel lettone con i genitori. Erano quasi tre anni fa quando ancora ero in dolce attesa, che un signore, padre di due bambini, ci ha chiesto come fanno i bambini in Italia, se dormono con mamma e papà oppure no. Io ci ho pensato un pochino....beh, non avevo esperienza diretta in effetti ma da quello che ricordavo da alcune letture e un po' il senso comune delle persone, il concetto è che, gli ho spiegato, per i primi mesi è normale che il bambino dorma con la mamma ma che poi verso i 6 mesi si comincia a farlo dormire nel suo lettino possibilmente nella sua cameretta. Il signore, che era un agente immobiliare e quindi conosceva bene le abitudini familiari delle persone, mi ha guardata stupito e mi ha detto "Davvero?!"
Notando in lui uno stupore che non mi aspettavo, gli ho chiesto "Ma perchè, in Giappone come si fa?" E lui, molto candidamente mi ha raccontato che per le famiglie giapponesi è normale che i bambini, anche se sono più di uno (!), dormano nel lettone con in genitori fino ai 2 o 3 anni, ossia fino all'età della materna. Al momento ero incredula e, sebbene sapessi che tra gli italiani molti dei bambini tendono a dormire nel lettone ben oltre i sei mesi e passa, ho sempre pensato che fossero eccezioni alla buona regola educativa dell'abituare i bambini fin da piccolissimi al proprio spazio. Ho avuto la conferma di questo modo di pensare qualche giorno successivo parlando con la mia cognata giapponese che ha tre bambini: anche in casa loro, tutti e tre i bambini quando erano piccoli, hanno dormito fino a circa i tre anni nel lettone con mamma papà. E per loro era una cosa assolutamente normale. E così anche a casa di una mia amica, anche lei mamma, che vive insieme ai suoceri, e dove i suoi figli, pur avendo la loro cameretta e il loro letto, si alternano le nottate tra letto dei genitori e quello dei nonni!
La cosa è vissuta da tutti in modo normale, per loro è una cosa del tutto naturale.
Forse è proprio questo che ci distingue, italiani e giapponesi, il nostro concetto di spazio e privacy sono molto diversi. Sebbene oggi le case giapponesi, infatti, siano progettate secondo gli usi e funzionalità di una casa occidentale, rimane, nella concezione di base, l'idea della comunicabilità tra tutti gli spazi della casa. Ad esempio bagno passante (due entrate) e comunicante con la cucina, pannelli scorrevoli che mettono in comunicazione spazi diversi, della casa.
Del resto in Giappone, quando arrivano i figli, semplicemente si è una famiglia, e il concetto di coppia non viene più concepito come tale....si supera, si sublima.
Una cosa che ancora adesso faccio fatica a concepire, alla quale non voglio però rassegnarmi.
Ciao! intanto grazie di avermi dato l'occasione di leggere il tuo (anzi i tuoi, ma come fai?!) blog, e poi non l'avrei mai detto!! E io che vedevo i giapponesi come rigidissimi non mi sarei mai aspettata che facessero dormire tutti nel lettone! Comunque il mio è il solito preconcetto del cavolo, in giappone purtroppo non ci sono mai stata e mi piacerebbe da morire!
RispondiEliminaGrazie a te di essere venuta a trovarmi! Si,anche io avevo dei preconcetti prima, credo sia una cosa comune un po' dappertutto. Ad ogni modo una volta venuta qui ho scoperto che i giapponesi non sono tutti superinquadrati, stacanovisti e un po' matti...come ce li immaginiamo noi!
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